La navata centrale del Duomo è dominata da uno stupendo soffitto ligneo, cui fa da eco lo straordinario pavimento marmoreo. Entrambe le conferiscono un aspetto sontuoso ed elegante, incorniciato dalle Cappelle degli Apostoli lungo le due navate laterali.
Il soffitto fu realizzato dopo l’incendio del 1943, dal pittore Daniele Schmiedt, a modello dell’originale.
Di gusto arabo-bizantino, in tavole di legno dipinto, presenta una straordinaria policromia, che propone diverse tonalità di azzurro, verde, giallo, oro, rosso, arancio e turchino.
La fascia centrale della navata e del transetto è decorata da cupolette rincassate a forma di stella, allusione araba al firmamento.
Presenta diverse raffigurazioni di Santi, Angeli, la Madonna, il Cristo, i simboli dei quattro Evangelisti, personaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Sospeso, al centro della navata è un rifacimento post-bellico del lampadario donato dal re Ferdinando II di Borbone, nel 1847.
Il pavimento ricco di marmi colorati, fu eseguito, nella seconda metà del 1500, su disegno di Giovan Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo. Il pavimento attuale è un rifacimento post-bellico che riproduce fedelmente l’originale e presenta una splendida fantasia di figure geometriche.
In fondo alla navata, nell’arco di trionfo, il mosaico raffigura, al centro, il Salvator Mundi, ispirato all’omonimo dipinto di Antonello da Messina, oggi alla National Gallery di Londra. Ai lati del Cristo si trovano San Luca Evangelista e Antonello da Messina. L’opera, realizzata in occasione del Giubileo del 2000, è stata eseguita dalla Scuola dei Mosaicisti Vaticani.